Engagement dei Dipendenti: come aumentarlo con iniziative concrete
Negli ultimi anni, sempre più aziende stanno prendendo consapevolezza dell’importanza che la comunicazione interna ha nel migliorare il clima organizzativo e il livello di engagement dei dipendenti. Ma cosa intendiamo esattamente per engagement dei dipendenti? Come vedremo in questo articolo, anche se sembra un concetto semplice da intuire, in realtà non è così semplice da definire, inquadrare e tradurre in azione concrete.
Partiamo da una semplice statistica. Recenti studi hanno acclarato che il 90% dei dipendenti decide di restare o cambiare organizzazione nel corso dei primi sei mesi di un nuovo impiego. Quindi non solo l’engagement dei dipendenti è un fondamentale strumento di retention sul lungo periodo ma è anche uno strumento che è importante utilizzare già a partire dal processo di onboarding di una nuova risorsa.
Cos’è l’Engagement dei dipendenti?
Spesso l’errore che si commette nel tentare di definire l’engagement dei dipendenti, o employee engagement, è fraintenderlo per una generale soddisfazione o motivazione del dipendente. Quest’ultimo può essere soddisfatto dello status o dello stipendio che un’organizzazione riesce ad offrirgli o può avere forti motivazioni caratteriali che lo spingono ad essere realizzato, ciò non significa che sia necessariamente coinvolto nei processi e nei valori aziendali.
Alcuni studi psicologi riportati dal Chartered Institute of Personnel and Development descrivono così l’employee engagement:
[…] uno stato mentale in cui, anziché essere esauriti, i dipendenti mostrano:
Vigore (energia, resilienza e sforzo).
Dedizione (entusiasmo, ispirazione e orgoglio).
Assorbimento (concentrazione e assorbimento dal proprio lavoro).
Potremmo dunque definire l’Engagement dei dipendenti come uno stato psicologico per cui un dipendente, non solo è motivato e soddisfatto, ma riesce ad offrire un valore aggiunto alle intere performance aziendali fino a diventare un vero Brand Ambassador dell’organizzazione per cui lavora, promuovendone le politiche e i valori.
Perché investire nell’engagement dei dipendenti?
È evidente come l’aspirazione a rendere i propri dipendenti dei Brand Ambassador sia già di per sé un motivo per cui valga la pena investire energie in questo ambito. Tanto più nel contesto odierno dove, grazie agli strumenti digital e di condivisione, la capacità attrattiva di un’azienda è sempre più esposta e trasparente.
Il motivo principale rimane però il successo aziendale. Alcuni studi (The Evidence – University of Bath School of Management) infatti hanno dimostrato come la relazione positiva tra engagement dei dipendenti e altre metriche come customer satisfaction, produttività, tendenza all’innovazione, capacità di retention del personale, efficienza e attenzione in materia di salute e sicurezza, abbia una forte correlazione con il miglioramento delle performance aziendali.
Quali sono i principali fattori di coinvolgimento?
Come fare dunque a stimolare quello che abbiamo definito come uno stato psicologico? Proviamo a delineare quali sono i principali fattori che concorrono al coinvolgimento di un dipendente, ne abbiamo individuati 5 fondamentali:
- Amare il proprio lavoro;
- Avere prospettive di carriera;
- Condividere i valori aziendali;
- Riconoscere la leadership aziendale;
- Riconoscere il proprio valore all’interno dell’azienda.
Sottolineiamo come solo il primo abbia una forte componente riconducibile al singolo dipendente mentre tutti gli altri possono essere “controllati” e incentivati dall’azienda con politiche attive. Andiamo quindi a delineare qualche iniziativa concreta che può migliorare l’employee engagement.
Gli strumenti più efficaci per migliorare l’engagement dei dipendenti
In linea generale bisogna partire dal concetto di comunicazione bilaterale tra dipendente e azienda. Si dovrebbe mirare ad instaurare un ambiente lavorativo dove la comunicazione non è calata dall’alto ma è basata su dialogo e fiducia tra le parti. Dipendente e azienda dovrebbero mirare a riconoscere il valore reciproco e condividere obiettivi e valori.
Scendendo nel pratico, sono numerose le leve e gli strumenti a disposizione del reparto HR per migliorare l’engagement dei dipendenti. Vediamo assieme quelli che riteniamo i più efficaci.
Processo di Onboarding
Come accennato nel primo paragrafo, curare la fase di onboarding di una risorsa neoassunta è cruciale in quanto influisce direttamente sulla capacità di retention dei migliori talenti da parte dell’azienda e sulle loro performance, oltre a contribuire ad una diminuzione del tasso di turnover dei neoassunti. È dunque necessario ingaggiare i neoassunti già dalle prime fasi della collaborazione perché siano ingaggiati dalla nuova organizzazione.
Investire nella formazione
Uno degli strumenti più efficaci è sicuramente la formazione aziendale. Questa buona pratica offre diversi vantaggi: avere risorse aggiornate e competitive, plasmare le hard skills del dipendente a favore della sua crescita professionale (e di quella aziendale di conseguenza) ma soprattutto rappresenta un esempio di reward, contribuendo a rendere la risorsa più coinvolta e più motivata.
Work-life Balance
Un concetto sempre più presente nelle agende degli HR: l’attenzione al work-life balance ha certamente ha avuto un grande boost nei mesi immediatamente successivi alla pandemia dovuta al Covid-19, tanto che non è più possibile a nostro avviso prescindere da una cultura lavorativa che promuova un più sano equilibrio tra vita privata e lavoro con l’integrazione di politiche di Smart Working o lavoro da remoto per i propri dipendenti.
Misurare le performance
Infine lo strumento forse più importante, senza il quale tutte le tattiche e le strategie rischiano di essere poco o affatto fruttuose. Uno strumento che naturalmente non può prescindere o sostituirsi all’expertise e le capacità di un buon HR ma ciononostante, dotarsi di un software per misurare l’efficacia delle proprie attività HR è essenziale per migliorare i processi aziendali e rendere più efficiente il reparto delle risorse umane.
Esistono software con i quali è facilmente possibile costruire un sistema di Continuous Feedback per condurre analisi e raccogliere feedback puntuali dal personale per misurare, tra le altre cose, il grado di engagement. Feedback, Survey e Focus Group hanno il preciso scopo di valorizzare il contributo delle risorse e di instaurare quel clima di comunicazione bilaterale tra dipendente ed azienda che abbiamo detto essere fondamentale per condividere valori e obiettivi.
A tutto questo va auspicabilmente affiancato un sistema di ricompense e benefit che possa gratificare ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi condivisi. Clicca qui per scoprire di più.
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